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premessa metodologica e obiettivi
 

le strategie

... L’educatore ha la possibilità in questo contesto di osservare il bambino e di raccogliere o anticipare situazioni che divengono occasioni educative. La cooperazione con i genitori ha un ruolo importante nel lavoro educativo così quanto la rielaborazione in equipe: essi sono strumenti essenziali per un’ideale convergenza di obiettivi condivisi.

Le educatrici hanno la possibilità, durante il loro percorso professionale, di ampliare e approfondire tematiche diverse; tali approfondimenti divengono così strumenti sempre rinnovati da utilizzare nel lavoro quotidiano. Nell’osservare le peculiarità di ciascun bimbo inserito in un contesto di interazioni (con se stessi, con gli altri, con l'ambiente, ecc.), in un’ottica di promozione delle competenze, rileviamo come il bambino sia “frutto” di relazioni con la famiglia e con altri interlocutori della comunità.

Pertanto è importante sottolineare come proprio l’asilo nido costituisca una di queste occasioni di interazione. In questa logica si inserisce la strategicità delle regole che rappresentano uno tra i più importanti strumenti di interazione utili alla crescita.

L’obiettivo del nostro lavoro mira a promuovere competenze nel bambino e nel genitore per gestire al meglio le interazioni che connotano le diverse fasi della crescita. E’ nostra intenzione fornire occasioni che favoriscano “competentemente”, nel senso di avere tutti gli strumenti a disposizione, genitori e bambini, ma anche educatrici, per gestire le tappe dello sviluppo.

 

Le strategie si fondano sulla condivisione di obiettivi, di strumenti, di interventi con i genitori al fine di promuovere la salute del bambino, dei familiari e della comunità intera. Si ritiene dunque molto importante valorizzare e sostenere il gruppo familiare e condividere con esso il progetto educativo.

Osservando inoltre le interazioni che si creano all’interno del gruppo dei bambini, ritagliamo momenti per discutere, ragionare e condividere alcune particolari situazioni, dando così modo ad ognuno, con le sue peculiarità, di arricchire il proprio bagaglio di competenze.

In sintesi gli aspetti strategici si possono riassumere in:

  • la conduzione del lavoro educativo finalizzato a favorire le autonomie, la valorizzazione delle risorse e la gestione dei limiti e delle regole

  • la condivisione coi genitori obiettivi e strategie da perseguire per il benessere del bambino;

  • l’osservazione dei bambini, delle loro relazioni, delle loro dinamiche costituisce terreno comune di confronto con le famiglie;

  • Il sostegno alla genitorialità è un percorso che genera occasioni di confronto (con le educatrici, tra genitori, con esperti, ecc.) al fine di rendere più efficace, e dunque competente, il ruolo genitoriale;

  • Il gioco in quanto ambito dove sperimentare ed annodare emozioni, regole, capacità, aspetti ludici, interventi educativi, ecc.

  • Il lavoro di gruppo presuppone che le strategie educative tendano sempre in considerazione gli aspetti interattivi e che su questi promuovano cambiamenti;

  • L’anticipazione di situazioni, di snodi della crescita, di gestione di momenti critici è la strategia peculiare che permette di elaborare interventi efficaci a favore dello sviluppo “competente” della bambino e della sua famiglia

  • Approccio alla lingua inglese, che permette ai bambini di rivivere le routine, i giochi, le relazioni mentre viene potenziata la sua sensibilità uditiva attraverso l’ascolto e l’utilizzo di parole e frasi in lingua inglese

l'insermento

L’inserimento è il momento più delicato e particolare che viene vissuto al nido. Se da un lato, infatti, segna l’ingresso del piccolo nella comunità, dall’altro, molto spesso, è il primo vero distacco dalla mamma.

Per questo è stato progettato per garantire un passaggio famiglia-nido nel rispetto di tutti i soggetti coinvolti.

La modalità di inserimento prende spunto dal metodo svedese e prevede la compresenza del genitore in sezione per 3 giorni consecutivi per tutta la durata della giornata. Questa scelta permette di rispettare in maniera assoluta i tempi di adattamento individuali di ogni bambino, che ha così la possibilità di conoscere ambiente, figure e routine in maniera naturale, accompagnato dalla rassicurante presenza di mamma o papà. Questa modalità di inserimento, inoltre, consente ai genitori di respirare a pieno la vita del nido, di conoscere realmente cosa i bambini fanno e in quali tempi e di consolidare in breve tempo il rapporto di collaborazione e fiducia con tutta l’equipe.

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